Davide Colferrati Web Page

Living Memories

Mario Donatone

Ciao a tutti, non sono tra voi per colpa di Massimo Cappa che me l'ha detto in ritardo; il fatto è che sta troppo tempo sulla nave,ma d'altronde la musica ha sempre viaggiato e bisogna andargli dietro, e c'è gente che lo fa in macchina, in treno o in aereo.

Poi c'è chi si chiude in casa e costruisce lussuose astronavi con la propria immaginazione e fluttua per sempre nello spazio, sono sicuro che anche lì da voi c'è qualcuno così, a Roma ce n'è due o tre...

Davide invece, per come lo vedevo io,era un uomo da terraferma, con il piede saldo e sicuro sulla sua pianura emiliana, la forza calma e serena della sua figura imponente ma amichevole, gigantesca ma buona. In lui il rock era tutt'uno con la sua radice più folk, nel senso di qualcosa di vero e fatto in casa, e il basso era un legno pregiatissimo nelle sue mani generose.

Con questo non voglio relegarlo ad un'immagine troppo tradizionale; Argo è la dimostrazione del suo orecchio sempre felicemente aperto sul presente, però i suoi antichi amori musicali non lo lasciavano mai, e mi ricordava quei fratelli maggiori che quando ero ragazzino mi portavano in case dove scoprivo per la prima volta batterie Hollywood, piani Rhodes, e fenderoni vari.

Ora, se devo sintetizzare i ricordi e le sensazioni della nostra frequentazione, c'è una sua particolarità che riunisce e spiega molte cose di lui... era uno sempre pronto; a partire, a suonare, ad accompagnarti, a ospitarti... a fà danno insomma,come si dice qui. Come bassista aveva un grande drive naturale, e non era poi tanto naif, perchè faceva sempre le note giuste. Con lui ti sentivi il motore giusto dietro per viaggiare dovunque fossi, nave, macchina, treno, e anche su un'astronave non si sarebbe discostato poi  tanto dall'essere quello che era.

Come i più grandi bassisti ci ha insegnato il groove, che è dare con costanza il proprio battito vitale alla musica dal più profondo del cuore, e il suo era un cuore grande così.

Un abbraccio a tutti

Mario Donatone

Dec. 1, 2005