Davide Colferrati Web Page

Living Memories

Il nipote Simone

Pochi giorni prima che mio zio venisse a mancare, ci siamo trovati, io e lui, nella sua casa, che sarebbe poi diventata (quanto é strano il destino) la mia casa.
Non è la prima volta che io e lui ci trovavamo da soli (anche se purtroppo resteranno sempre troppo poche), ma quella sera la ricordo fortemente perché aveva qualcosa di particolare, entrambi sono sicuro la respiravamo... Mi invitò per una cenetta (tutti sappiamo quanto gli piaceva cucinare...e mangiare!) Mi disse che per l'occasione aveva speso un po' di soldi per comprare cose buone perché "voleva fare le cose fatte bene"... <...oh, sono lo zio o no?!?> mi disse con il suo modo così buffo che non dimenticherò mai. Mi fece sedere, mi versò il vino < guarda mo' che vino che ha comprato lo zio! per me é una libidine...> Si mise ai fornelli e cucinò un piatto delizioso ovviamente abbondante.

Parlammo tanto quella sera e parlò stranamente tanto di se stesso, mi disse che voleva cambiare un po' la sua vita e che era molto stanco..addirittura cambiare un po' il suo lavoro e... che fumava troppo. Parlava seriamente... aveva gli occhi tristi e dolci più del solito. Più che mai capii che mi voleva veramente bene. Chiese di me, come stavo con la mia nuova vita e come mi andavano le cose. Dopo cena mi fece sentire un po' della sua musica e suonò...solo per me. Poi guardammo un film insieme sul divano...io e lui e basta... Fu un bellissimo e dolcissimo momento.

A fine serata, un po' ubriachi, mi guardò e capii che era veramente dispiaciuto che fosse finita, mi chiese se volevo rimanere lì a dormire, poi quasi sulla porta mi disse una delle cose più belle che le mie orecchie avevano mai sentito...<perché non vieni a stare con lo zio?>...poi come spesso faceva sdrammatizzò quello che disse...<no stai con tua madre che ha bisogno, poi sai quante "casse" prenderemmo io e te tutte le sere?>

Uscii di casa (come sempre con lui tardissimo) e per le scale pensai che mio zio era... uno zio, un amico e... un padre.

Simone

Mar. 30, 2006